La SFPID aderisce a:
- C.N.S.P. (Coordinamento Nazionale Scuole di Psicoterapia)
- F.I.A.P. (Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia)
- NEVERLANDSCARL
Direttore
Prof.ssa Alessandra Ripa
Vice direttore
Prof. Giorgio Marchese
Responsabile Area Psicoterapia di Gruppo
Prof. Michele Maurizio D’Alessio
Rappresentante Legale
Dott. Giuseppe Russo
La SFPID aderisce a:
La SFPID è nata nel 2001, ma le sue origini risalgono a molti anni prima.
Il suo fondatore, il Prof. Giovanni Russo, medico e psicoterapeuta, era convinto che:
“Ogni popolo è maturo quanto è matura la sua scuola” e che il rispetto per l’altro e la condivisione empatica dovessero essere gli ingredienti fondamentali di ogni percorso formativo.
Consulente, per anni, del Ministero della Pubblica Istruzione e di quello di Grazia e Giustizia, nel 1967, fondò, a Roma, la S.I.P.P. (Società Italiana di Psicoanalisi Pura). In essa realizzò gruppi di ricerca per approfondire il funzionamento psichico, integrando la psicoanalisi classica con l’approccio psicodinamico e le neuroscienze, in particolare la Psiconeuroimmunoendocrinologia e l’Epigenetica. Gli Incontri del mercoledì erano simposi e tavole rotonde, ai quali partecipavano psichiatri, psicoanalisti, filosofi, ministri di culto, insegnanti, registi e altre figure del mondo della cultura e della scienza.
Dopo aver costituito la S.I.M.P. (Società Italiana di Medicina e Psicoterapia), nel 1979, il Prof. Russo fondò, insieme a colleghi del mondo accademico e professionale, la S.F.P. – P.E.A. (Scuola di Formazione in Psicoterapia Pragmatica-Eclettica-Analitica). Rapporto fra Essere Umano ed Energia, conoscenza dei bisogni (e dei desideri) da appagare, per prevenire il disagio dell’Identità, Mappa della Personalità: sono solo alcuni degli aspetti originali del suo modello teorico e clinico.
In La Psiche Umana. Anatomia e fisiologia, scrisse: “Quando ho iniziato [la professione di psicoterapeuta, ndr], le idee relative alla Psicoterapia, nella nostra società, erano vaghe. […] Avevo letto e discusso molto di: personalità; sofferenze etichettate in modi diversi, ma al di là del fenomeno osservato e di ipotetiche interpretazioni dello stesso non sapevo andare […].
Gli incontri, più o meno sofferti [con gli analizzati, ndr], mi inducevano a pensare continuamente, incessantemente: cos’è la personalità,
come si produce la sofferenza, di cosa è costituito uno psico-fenomeno, esiste differenza tra innatismo e apprendimentismo, quali sono i loro legami, cosa accade nella mente, da dove vengono le parole ed i gesti, dove e come nascono le idee…? […]. Il corpo si nutre di cibo, riflettevo, ma la psiche cosa mangia? Una, dieci, cento, mille, milioni di elaborazioni e di comparazioni in analisi e, finalmente, ebbi la risposta: «la psiche si nutre di energia». Il pane, la pasta, la frutta, le verdure entrano dalla bocca, ma l’energia da dove entra? […]. Da quei lontani giorni è stato un crescendo; più complesse e difficili erano le domande, più piacevole per me diventava trovare le risposte. Studiando e riflettendo ho trovato sempre maggiori collegamenti interessanti tra la Fisica, la Medicina e la Psicologia.
Oggi devo dire grazie: a me stesso, ai miei analizzati, ai grandi studiosi, ad Einstein, ai miei cari ed ai tanti allievi venuti nella mia scuola che mi hanno posto tante domande. […].
Ai futuri studiosi […] il compito di vederci sempre più chiaro”.
Tra coloro che hanno affiancato il Prof. Russo, c’è stata, sin dall’inizio, la sorella, la Prof.ssa Rosaria Sara Russo, psicologa, psicoterapeuta, già Dirigente Sanitario presso la A.S.L. Roma D (servizio Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell’Età Evolutiva).
Le sue spiccate capacità relazionali ed organizzative hanno reso possibile non solo il riconoscimento da parte del M.I.U.R., nel 2001, della scuola, ormai divenuta SFPID, ma anche la sua espansione. Nacquero, quindi, le sedi di Canicattì e di Grosseto, poi spostate a Rimini e a Bari. Non inferiore al fratello per carisma, entusiasmo e dedizione agli allievi, ha saputo integrare il calore umano al rigore formativo.
L’eredità del fondatore e di Rosaria Sara Russo è stata raccolta dal Dott. Giuseppe Russo, figlio di Giovanni, che, pur avendo compiuto studi diversi, ha voluto dare continuità alla storia della SFPID, senza mutarne lo spirito di appartenenza e l’identità.
Alessandra Ripa